“Penso alla danza come ad una trasformazione costante della vita stessa. In un modo o nell’altro quello che credevamo fosse impossibile era assolutamente fattibile se soltanto la nostra mente non si fosse frapposta”.
M.Cunningham – Il danzatore e la danza.
Un’escursione?
Ascolto/Concentrazione.
Il luogo è un universo di suoni che privilegia le dinamiche delicate, le sfumature timbriche. Ogni suono è un evento drammatico perchè qui si parte dal silenzio.
Percezione/Spazio.
Quella del corpo è prioritaria. Saper leggere il proprio respiro in costante relazione con il luogo, lo spazio nel quale il corpo è immerso. Spazio fisico e mentale.
Invenzione/Sviluppo.
Nasce come necessità.
E’ immaginazione che si cristallizza.
Forma.
E’ la risultante di un processo.
L’ossessione, l’escursione perfetta.