Emanuele Arciuli suona regolarmente per alcune delle istituzioni musicali di maggior prestigio (Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Berliner Festwochen, Miller Theater di New York, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro San Carlo di Napoli, Milano Musica, Unione Musicale ecc.).
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convincenti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione. Numerose le opere a lui dedicate e da lui eseguite in prima assoluta.
Collabora con direttori d’orchestra quali Petr Altrichter, Marc Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago. Inoltre, con l’attrice-cantante Sonia Bergamasco e con il pianista Andrea Rebaudengo.
Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle Round Midnight Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da sedici fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Crumb, Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison.
Il suo interesse per la cultura degli indiani d’America, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto che vede impegnati i maggiori compositori nativi in brani pianistici a lui dedicati (eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington).
Ha inciso numerosi cd per Innova Records, Chandos, Bridge, Vai e Stradivarius. L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius, contenente musiche di Adams e Rzewski, è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006.
Ha pubblicato il volume Rifugio intermedio – Il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone e per Edt Musica per pianoforte negli Stati Uniti, una storia della letteratura pianistica americana dalle origini ai giorni nostri.
È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati e in altre università americane.
Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.